Seminario di EuroNomade: “Riproduzione sociale: sguardi, lotte, scenari”, 2-3 novembre 2024, via Zamboni 38, Bologna

Il patrimonio di lotta ed elaborazione teorica dei femminismi ha da tempo illuminato la prospettiva della riproduzione sociale come cruciale snodo per il pensiero e l’azione sovversiva. La riproduzione sociale si configura dunque come punto di vista privilegiato che questa due giorni intende adottare per una discussione collettiva che possa approfondire criticamente le correnti tensionali che scuotono il nostro presente. L’obiettivo dell’incontro è quello di elaborare una cartografia delle lotte e delle fratture potenziali o in corso, delle sofferenze sociali inascoltate e che non si esprimono in lotta ma in risentimento e assenza di prospettiva, come altrettante traiettorie di ricerca e di possibile intervento politico. La prospettiva femminista, che si tratterà di definire e discutere in apertura del seminario, offrirà un’essenziale guida per questo lavoro “cartografico” che immaginiamo come immediatamente politico.

La riproduzione sociale verrà inquadrata soprattutto a partire dalle dimensioni infrastrutturali e dai molteplici conflitti e punti di impatto che oggi la caratterizzano, con un particolare focus sul tema del welfare e della salute/sanità, del lavoro nella metropoli e dei metabolismi ecologici che la sostengono. Ci domanderemo quali sono le frizioni che emergono nella tensione tra riproduzione sociale endogena di classe con i suoi potenziali tratti di autonomia, e tendenze alla digitalizzazione e automazione delle infrastrutture della riproduzione nella coazione della sua messa al lavoro in funzione della valorizzazione del capitale.

Inevitabilmente, la discussione avrà inoltre come sfondo e come oggetto specifico la congiuntura di guerra attuale, che può essere interpretata anche come una guerra alla riproduzione sociale. Stiamo infatti assistendo, da un lato, a un acuirsi degli attacchi dei governi e delle forze di estrema destra su almeno due livelli: sulla procreazione, sull’aborto, sui generi, entro un più ampio rilancio del familismo e del disciplinamento sociale delle donne; sulle migrazioni, con un inasprimento della violenza sulle frontiere, un aumento nella selettività sui rifugiati, nel restringimento sui permessi di soggiorno, nella repressione delle lotte migranti con taglio selettivo e razziale. Dall’altro lato, non si può non inquadrare il complessivo effetto che l’espandersi della guerra sta avendo sulla riproduzione sociale, dal febbraio del 2022 tra l’altro al centro del dibattito femminista in Russia e in Ucraina, mentre il genocidio in corso a Gaza punta a distruggere non solo le infrastrutture (educazione, sanità) ma la possibilità stessa della riproduzione sociale (delle condizioni che rendono possibile la vita). Le spinte a un arruolamento sociale ai fronti bellici sempre più pressanti impongono la ricerca di possibili terreni di lotta contro la guerra e di vie di fuga, di diserzione sociale alla guerra.

Le due giornate si misureranno su questi temi e saranno caratterizzate da una forma di discussione aperta, con due sessioni plenarie introdotte da una relazione che proporrà chiavi di lettura e spunti di dibattito e un pomeriggio laboratoriale.

Programma

Sabato 2 novembre

Ore 10: Plenaria: “I rapporti di riproduzione e la guerra alla riproduzione sociale”

Ore 13: Pranzo

Ore 14.30: Workshop in parallelo

Workshop I: Infrastrutture del welfare e della salute/sanità

Workshop II: Riproduzione sociale e metabolismi ecologici

Workshop III: Metropoli come spazio della riproduzione sociale e del lavoro di ri-produzione

Ore 16.30: Restituzione dei workshop in plenaria

Domenica 3 novembre

Ore 10: Plenaria: “Riproduzione sociale nella congiuntura di guerra”

Ore 13: Pranzo

Ore 14.30: Riunione allargata del collettivo EuroNomade

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