Domenica 15 aprile ore 10.30 a Làbas, Vicolo Bolognetti 2, Bologna
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Sono ormai due anni che in tutta Europa i riders dei servizi di food delivery via app hanno alzato la testa e reclamato diritti e retribuzioni migliori.
In tante città sono nati spontaneamente gruppi o collettivi di lavoratori e lavoratrici che hanno smascherato la retorica delle piattaforme secondo la quale la cosiddetta gig economy sarebbe fatta di lavoretti volutamente saltuari, attività piacevoli, maggiore libertà.
Questa narrazione, utile a inquadrare i riders come presunti autonomi su cui scaricare tutti i costi d’impresa, nasconde in realtà il dispotismo dell’algoritmo, i diritti negati, il ricatto del rating aziendale, la mancanza di tutele e sicurezza, le paghe sempre più basse.
Il lavoro non è finito, non è diventato un gioco o un libero scambio, ha solo cambiato forme, tempi e luoghi. La gig economy si presenta come il futuro del lavoro. Ma questo futuro non è scritto e i/le riders hanno deciso di reclamare il loro diritto ad un lavoro e una vita migliori. Contro ogni narrazione vittimistica, vogliamo essere protagonisti di un cambiamento senza delegarlo a nessuno o aspettare che piova dall’alto.
Anche in Italia i servizi di food delivery sono in forte espansione e ci sono state importanti mobilitazioni in questi anni che hanno portato alla ribalta del dibattito pubblico queste nuove economie. Dal processo contro Foodora a Torino alle mobilitazioni di Milano fino all’esperimento di contrattazione metropolitana a Bologna, sono diverse le strade intraprese dai riders per auto-organizzarsi e reclamare i propri diritti.
Durante questi mesi è apparso sempre più chiaro che nonostante le difficoltà e le intimidazioni questo movimento non può e non vuole fermarsi. Anzi, ora ha bisogno di fare un passo in avanti per provare a diffondere il più possibile pratiche e rivendicazioni così come a mettere insieme i lavoratori delle diverse città. In questi mesi, infatti, tanti ci hanno scritto per chiedere informazioni o aiuto, altre volte per supportarci e incoraggiarci ad andare avanti.
Per questo l’invito che facciamo a tutti e tutte i/le riders è a venire a Bologna il 15 aprile per una giornata di discussione e condivisione collettiva dove conoscere e imparare dalle altre esperienze. L’obiettivo è quello di costruire insieme per il 1 maggio la giornata del Riders Pride con azioni dislocate nelle diverse città italiane ed europee che parteciperanno.
Siamo lavoratori e lavoratrici come gli altri e quindi vogliamo lottare e festeggiare anche noi!
Fare il rider non è un hobby, né uno sport e per questo il 1 maggio è anche la nostra festa.
Vi aspettiamo a Bologna per organizzarla tutti insieme!