Benedetto Vecchi ci ha lasciati questa mattina. Al nostro compagno e amico il nostro saluto e il nostro ricordo e alla sua famiglia un abbraccio. Ciao Ben!
Da il manifesto:
Il nostro compagno e amico Benedetto Vecchi ci ha lasciato stamattina all’improvviso.
Benedetto è stato per molti anni il responsabile delle pagine culturali del manifesto e presidente della cooperativa dal 2013 fino a pochi mesi fa, quando il peggioramento delle sue condizioni di salute non lo ha più consentito.
Il manifesto gli deve moltissimo.
Alla figlia Marianna, alla moglie Laura e a tutti quanti lo hanno conosciuto e amato va l’abbraccio forte del collettivo del manifesto.
Da Mediterranea Saving Humans:
È morto questa mattina a Roma il nostro amico e compagno Benedetto Vecchi, giornalista de il manifesto e molte altre cose. Da tempo lottava, con ironia e determinazione, contro una feroce malattia, continuando fino all’ultimo a scrivere con passione e lucidità.
Per molti e molte di noi Benedetto è stato un amico fraterno, oltre che un punto di riferimento essenziale per la comprensione della realtà della rete e dei mondi digitali, che aveva cominciato a studiare con impegno e rigore oltre vent’anni fa. I più vecchi lo ricordano militante dell’autonomia a Primavalle, negli anni Settanta, e poi, all’inizio degli anni Novanta, redattore della rivista Luogo Comune e tra i protagonisti della ripresa dell’elaborazione teorica nel solco dell’operaismo italiano. Divenuto giornalista del Manifesto, Benedetto è stato a lungo responsabile delle pagine culturali del quotidiano, contribuendo a farne uno straordinario forum per lo sviluppo del pensiero critico.
Molto ancora ci sarebbe da dire su Benedetto. Noi vogliamo ricordare la sua appassionata vicinanza al progetto di Mediterranea, la sua complicità fin dall’estate del 2018 con quanti tra noi si erano messi alla ricerca di una nave e avevano scommesso sulla possibilità di trovarla. Nei mesi successivi, Benedetto è stato un riferimento sicuro per coordinare l’informazione sul Manifesto sulle attività per mare e per terra di Mediterranea. Sentiva suo il nostro progetto, ci cercava per conoscere gli ultimi sviluppi, partecipava con passione al nostro entusiasmo e alle nostre preoccupazioni. Era uno di noi.
Mediterranea si stringe alla figlia Marianna, alla moglie Laura, agli amici e alle amiche, ai compagni e alle compagne di Benedetto.
Da DinamoPress:
Stanotte se ne è andato Benedetto Vecchi. Ha lottato come pochi in questi anni di malattia, senza mai arrendersi, senza mai smettere di scrivere, di farci capire, di guardare attraverso e oltre il nostro tempo. Molti di noi hanno conosciuto Benedetto all’università, in quelle libere e in quelle occupate, nelle assemblee e nelle riviste. Certo, Benedetto era un giornalista del manifesto, ne curava da anni e in modo coraggioso e grande le pagine culturali. Ma Benedetto era un animale politico, un ragazzo del Settantasette, curioso – come pochi – di conoscere i movimenti, quelli che ovunque straripano, quelli ancora sotterranei, molecolari.
Nei tanti progetti editoriali condivisi in questi anni (“POSSE”, “Global Magazine”), nelle ricerche collettive, nei seminari (della LUM, di EuroNomade), Benedetto ci ha indicato il passaggio d’epoca: la rete informatica, il suo uso capitalistico; di contro, quello sovversivo. Sì, stava nel futuro Benedetto, sguardo mai distratto sulla mutazione antropologica del soggetto connesso, intendendo la comunicazione come terreno di conflitto, né eden del dialogo né semplice apparato di cattura. Né integrato né apocalittico, dunque: nel tertium datur c’era Benedetto, e lì ci insegnava.
Con Ben (così amava firmare email e messaggi) abbiamo avuto la fortuna di discutere spesso, negli ultimi mesi. Nonostante il male che non lascia tregua, era lì, puntuale, innovativo. Oggi, per noi e per tanti, è un giorno tristissimo. Benedetto ci mancherà, infinitamente. A Laura, sua moglie, e alla figlia Marianna, l’abbraccio forte da parte di tutti noi.
Ciao Ben!